Bard, il chatbot che sfiderà ChatGPT
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Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet ha presentato “Bard”, il chatbot che dovrà competere con chatGPT.

Come ChatGPT, che è stato rilasciato pubblicamente alla fine di novembre dalla società di ricerca sull’intelligenza artificiale OpenAI, Bard è costruito su un modello di linguaggio di grandi dimensioni. Questi modelli vengono addestrati su vaste quantità di dati online per generare risposte convincenti alle richieste degli utenti.

“Bard cerca di combinare l’ampiezza della conoscenza del mondo con il potere, l’intelligenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici”, ha scritto Pichai. “Attinge informazioni dal Web per fornire risposte fresche e di alta qualità”.

Bard: la corsa all’A.I.

L’annuncio arriva mentre si ritiene che il prodotto principale di Google, la ricerca online, stia affrontando il rischio più significativo degli ultimi anni. Nei due mesi trascorsi dal suo lancio al pubblico, ChatGPT è stato utilizzato per generare saggi, storie e testi di canzoni e per rispondere ad alcune domande che si potevano cercare in precedenza su Google.

Secondo quanto riferito, l’immensa attenzione su ChatGPT ha spinto la direzione di Google a dichiarare una situazione di “codice rosso” per la sua attività di ricerca.

In un tweet dell’anno scorso, Paul Buchheit, uno dei creatori di Gmail, ha avvertito che Google “potrebbe mancare solo un anno o due alla totale interruzione” a causa dell’ascesa dell’IA.

Microsoft, che ha confermato l’intenzione di investire miliardi in OpenAI, ha già affermato che incorporerà lo strumento in alcuni dei suoi prodotti e si dice che stia pianificando di integrarlo nel suo motore di ricerca, Bing. Martedì Microsoft terrà un evento giornalistico presso la sua sede di Washington, il cui argomento deve ancora essere annunciato. Microsoft ha annunciato pubblicamente l’evento poco dopo che le notizie sull’intelligenza artificiale di Google sono cadute lunedì.

La tecnologia di base che supporta Bard esiste da tempo, anche se non ampiamente disponibile al pubblico. Google ha presentato il suo modello linguistico per le applicazioni di dialogo (o LaMDA) circa due anni fa e ha dichiarato lunedì che questa tecnologia alimenterà Bard. 

LaMDA ha fatto notizia alla fine dell’anno scorso quando un ex ingegnere di Google ha affermato che il chatbot era “senziente”, affermazioni ampiamente criticate nella comunità AI.

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Redazione Plutone.net

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