
La campagna marketing di Thunderbolts*, il nuovo film Marvel dedicato agli antieroi dell’universo narrativo, è molto più di una trovata promozionale: è una masterclass di branding, storytelling e posizionamento che ogni imprenditore, freelance o professionista del marketing dovrebbe studiare.
Ecco cosa possiamo imparare da Thunderbolts* per applicarlo ai nostri business, anche se non vendiamo film o fumetti.
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Thunderbolts* e il posizionamento “imperfetto”
I protagonisti di Thunderbolts* non sono i soliti eroi perfetti. Sono ex-villain, personaggi marginali, antieroi che lottano contro il proprio passato. Marvel ha costruito l’intera comunicazione sul concetto di “squadra alternativa”: non i salvatori impeccabili, ma quelli che ci provano, anche sbagliando.
Lezione per il tuo brand: in un mondo dove tutti cercano di sembrare perfetti, mostrarsi autentici e imperfetti può essere un enorme vantaggio competitivo. Puoi diventare la voce fuori dal coro, quella più credibile, proprio come Thunderbolts* si è posizionata rispetto agli Avengers.
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2. Il minimalismo che incuriosisce
Quando è stato annunciato il film, la comunicazione è stata essenziale: un logo semplice, un tono cupo e pochi dettagli sulla trama. Niente trailer lunghi, niente spoiler. Risultato? Un’esplosione di curiosità, speculazioni e contenuti creati direttamente dai fan.
Lezione per il business: spesso comunichiamo troppo, troppo in fretta. L’approccio di Thunderbolts* ci mostra che dosare le informazioni e costruire mistero attorno al proprio brand può generare attenzione e coinvolgimento più di mille claim pubblicitari.
3. Dagli scarti ai protagonisti: l’effetto Thunderbolts*
Marvel ha puntato su personaggi che fino a ieri erano considerati minori. Ma li ha rilanciati con una nuova luce, dando loro una narrazione epica. Nessuno si aspettava una squadra guidata da “gli scarti degli Avengers”, e proprio per questo ha funzionato.
Lezione per il business: non serve sempre l’idea nuova del secolo. A volte basta riprendere ciò che è stato sottovalutato—una vecchia offerta, un collaboratore, un asset dimenticato—e dargli una nuova forma narrativa. Il pubblico ama le storie di rivincita.
4. La community che fa il marketing al posto tuo
Una delle forze più potenti della campagna è stata la partecipazione della fanbase. Meme, teorie, reazioni: il marketing di Thunderbolts* è diventato virale grazie alle persone, non grazie ai media tradizionali.
Lezione per il business: coinvolgi il tuo pubblico nel racconto. Chiedi opinioni, stimola la creazione di contenuti, fai sentire le persone parte di qualcosa. Quando il cliente si sente co-protagonista, il tuo brand diventa memorabile.
5. Oltre il prodotto: Thunderbolts* racconta un universo
Il film non si limita a presentare una storia: si inserisce in un ecosistema più grande, con rimandi ad altri film, trame secondarie e sviluppi futuri. Questo rende l’esperienza più profonda, più ricca e più “collezionabile”.
Lezione per il business: non vendere solo un prodotto o un servizio. Racconta il contesto, i valori, le connessioni. Se costruisci un “universo” attorno alla tua offerta, le persone non compreranno solo ciò che fai, ma perché lo fai.
Conclusione
La campagna di Thunderbolts* ci dimostra che il marketing oggi non è più una questione di budget, ma di idee. È questione di identità, autenticità e coraggio. Di rompere le regole, prendersi dei rischi, costruire un racconto diverso dal solito.
Che tu venda consulenze fiscali o cosmetici artigianali, chiediti: sto comunicando come tutti gli altri o sto facendo qualcosa che spacca davvero?