
Dopo anni di attesa, Meta ha annunciato ufficialmente l’arrivo della pubblicità su WhatsApp. La piattaforma, nota per la sua politica “no ads”, si apre ora a nuovi modelli di monetizzazione che coinvolgono Stati, Canali e abbonamenti.
Ma cosa significa questo per utenti e aziende?
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Dove comparirà la pubblicità su WhatsApp
Gli annunci non invaderanno le chat private. La pubblicità sarà limitata alla sezione Aggiornamenti, dove si trovano le funzionalità Stati e Canali. Si tratta di aree già usate da milioni di utenti, ideali per inserzioni pubblicitarie non invasive.
Meta garantirà che i messaggi restino crittografati end-to-end, proteggendo la privacy degli utenti. Tuttavia, i dati generali (come la lingua, la posizione approssimativa e i Canali seguiti) saranno usati per proporre annunci rilevanti.
Le 3 vie della monetizzazione su WhatsApp
Con l’introduzione della pubblicità su WhatsApp, Meta inaugura una strategia a tre livelli:
- Annunci negli Stati: compariranno tra un aggiornamento e l’altro, in modo simile alle Storie di Instagram.
- Promozione dei Canali: i gestori di Canali potranno pagare per ottenere maggiore visibilità.
- Abbonamenti ai Canali: i creatori potranno offrire contenuti esclusivi a pagamento, trattenendo i ricavi (inizialmente senza commissioni Meta).
Questa mossa trasforma WhatsApp in una sorta di super app dove si chatta, si accede a contenuti esclusivi e si interagisce con i brand.
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Perché Meta punta sulla pubblicità su WhatsApp
Con oltre 2 miliardi di utenti attivi, WhatsApp è un bacino potenziale enorme per la pubblicità. Finora l’app era rimasta fuori da logiche commerciali dirette, ma Meta ha deciso di sfruttarne il potenziale per competere con piattaforme come Telegram, che già offrono contenuti sponsorizzati e abbonamenti.
Secondo alcune fonti, la società prevede di applicare in futuro una commissione del 10% sugli abbonamenti attivati tramite i Canali.
Le reazioni: tra entusiasmo e critiche
L’annuncio ha fatto impennare le azioni di Meta, segno che gli investitori vedono nella pubblicità su WhatsApp un’opportunità concreta. Tuttavia, non mancano le polemiche.
Organizzazioni per la privacy e figure di spicco come Meredith Whittaker (presidente di Signal) hanno espresso forti perplessità. Il timore è che questa mossa possa trasformare WhatsApp in un ambiente troppo commerciale, perdendo la sua natura “privata”.
Tempistiche: quando arriva la pubblicità su WhatsApp in Italia
Il rollout è già in corso e coinvolgerà gradualmente anche gli utenti italiani. Gli annunci inizieranno ad apparire entro la fine dell’estate 2025.
Non è necessario aggiornare l’app: la modifica sarà automatica.
Cosa cambia per aziende e creator
Per aziende, brand locali e professionisti digitali, la pubblicità su WhatsApp rappresenta un’opportunità unica per:
- promuovere prodotti e servizi in modo mirato;
- creare Canali tematici;
- monetizzare con contenuti esclusivi.
Chi saprà muoversi per primo, potrà godere di un vantaggio competitivo importante.
L’arrivo della pubblicità su WhatsApp rappresenta una svolta epocale. Meta cerca di bilanciare esigenze economiche e tutela della privacy, aprendo al tempo stesso nuove opportunità per utenti business e content creator.
Il successo dipenderà dalla capacità di offrire un’esperienza non invasiva. Ma una cosa è certa: WhatsApp non sarà più solo un’app di messaggi.